Via Pedamentina a San Martino: dalla Certosa a Toledo
Via Pedamentina a San Martino è una scalinata panoramica di 414 gradoni, 700 metri di lunghezza e un dislivello di circa 100 metri. Unisce la Certosa di San Martino e Castel Sant’Elmo, sulla collina del Vomero, al Corso Vittorio Emanuele nel centro storico della città bassa. Con molti altri percorsi pedonali, come il Petraio o il Moiariello, forma quella rete di tracciati collinari che accentuano la verticalità urbanistica di Napoli e consentono di godere di splendidi panorami lontani dal traffico cittadino.
L’origine storica della Pedamentina risale al XIV secolo quando gli Angioini iniziarono i lavori per la costruzione della Certosa di San Martino e di Castel Sant’Elmo in un territorio all’ora isolato dal resto della città. La strada, all’epoca solo una serie di tornanti, fu perciò realizzata per portare materiali ed attrezzature ai due cantieri. Solo successivamente furono aggiunti i gradoni. Nel corso dei secoli, la Pedamentina è stata utilizzata anche come avamposto difensivo per il castello ed è stata teatro di varie cruente battaglie, con barricate e nascondigli, come quelle avvenute durante la rivolta di Masaniello o le Quattro Giornate.
Oggi la Pedamentina costeggia i giardini della Certosa che si sviluppano sulla collina del Vomero e attraversa un territorio Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Il panorama è spettacolare ed inebriante fin dalla terrazza di largo San Martino, all’inizio del percorso, e permette di allargare lo sguardo sul golfo di Napoli, sul Vesuvio, sulla collina di Capodimonte, sul monastero di Santa Chiara, cogliendo con chiarezza lo sviluppo del decumano inferiore più noto come Spaccanapoli. Tanta bellezza ha attirato anche artisti famosi. Lungo le rampe della Pedamentina soggiornò, infatti, il poeta Charles Baudelaire e la scrittrice Marguerite Yourcenar vi ha ambientato “Anna, soror”, uno dei tre racconti che compongono “Come l’acqua che scorre”.
In cammino!
Iniziamo il nostro percorso di trekking urbano da largo San Martino, sulla collina del Vomero, proprio all’inizio della gradinata di via Pedamentina a San Martino. Il tracciato è ampio e agevole e non presenta pendenze impegnative. Può essere, quindi, tranquillamente percorso a salire anche se noi, qui, te lo proponiamo a scendere.
Il punto di partenza è proprio in prossimità della Certosa di San Martino ed è facilmente raggiungibile dalle stazioni delle funicolari Morghen, funicolare di Montesanto, e piazza Fuga, funicolare Centrale. Non lontano vi è anche la fermata Vanvitelli sulla linea 1 della metropolitana e, proprio nei pressi di largo San Martino, vi è anche una fermata dell’autobus.
Prima di iniziare la discesa affacciamoci dalla terrazza del belvedere dalla quale si può godere di uno dei migliori scorci panoramici sulla città. Ben visibili sono il Vesuvio, il monastero di Santa Chiara e il decumano inferiore, Spaccanapoli, che taglia come una lama il centro storico di Napoli.
Iniziamo a scendere. Il primo tratto si srotola come un tappeto sul fianco della collina. Nel secondo tornante, sulla destra, vi è un portone malmesso. Legenda vuole che qui le guardie di castel Sant’Elmo uccidessero i prigionieri e che, ancora oggi, si odano grida e lamenti strazianti. A proposito di fantasmi, fate attenzione anche a quello classicamente vestito di bianco che ama spaventare i visitatori del castello e che più di qualcuno giura abiti proprio sulla Pedamentina. Fatti i debiti scongiuri, proseguiamo la discesa. Ancora una curva a destra e un ampio tratto rettilineo sembra quasi sfociare nelle case sottostanti mentre il centro storico di Napoli fa da sfondo invitante. Così, tra una curva e l’altra, un murale colorato, una tettoia liberty e una terrazza panoramica, in breve giungiamo su corso Vittorio Emanuele.
Dalla Pedamentina a Montecalvario e Toledo
Qui finisce via Pedamentina in senso stretto. Noi però continuiamo la nostra passeggiata addentrandoci nel quartiere Montecalvario, parte dei quartieri Spagnoli, dove i nomi delle strade e delle chiese evocano storie e misteri.
Attraversiamo la strada al semaforo che scorgiamo alla nostra destra e scendiamo lungo vico Trinità delle Monache. Proseguiamo, poi, su via Santa Lucia a Monte dove, all’angolo con via Pasquale Scura, incontriamo la quattrocentesca chiesa di Santa Maria ad Ogni Bene dei Sette Dolori. Proseguiamo diritti su via Francesco Girardi e in breve incrociamo via Concezione a Monte Calvario.
Davanti a noi si estendono i vicoli dei quartieri Spagnoli brulicanti di turisti. Alla nostra destra, alzando lo sguardo, possiamo vedere la Certosa di San Martino con gli orti e i giardini che si allungano sulla collina del Vomero dalla quale siamo appena discesi. Sempre a destra, a pochi metri, si scorge la facciata barocca della chiesa di Santa Maria della Concezione a Montecalvario. Svoltiamo a sinistra e nel volgere di pochi passi eccoci arrivati alla meta, in via Toledo, pieno centro, in prossimità dell’omonima stazione della metro.
La nostra escursione di trekking urbano finisce qui ma a poca distanza ci sono infinite cose da vedere e scoprire, da piazza del Plebiscito ai decumani, dal museo delle Gallerie d’Italia al palazzo Reale. Insomma, più che una fine, un ottimo punto di partenza.
Per approfondire
La Pedamentina (video)
“Come l’acqua che scorre” di Marguerite Yourcenar, Einaudi, 2014 (libro)