Breve passeggiata panoramica da Vaccheria sul monte San Leucio
Questa breve passeggiata pianeggiante, dal quartiere di Vaccheria lungo il monte San Leucio, è parte di percorsi più lunghi e impegnativi. Ve la propongo, però, anche come sentiero autonomo, da percorrere con qualsiasi tipo di scarpe e abbigliamento, essendo comunque molto piacevole ed estremamente panoramica. Si presta, infatti, a sgambate senza impegno, da fare anche con bambini al seguito, per chi voglia gustarsi la spledida vista sulla pianura Campana o, più semplicemente, aiutare la digestione post pranzo.
Lasciamo la macchina in piazza Madonna delle Grazie, nel qurtiere borbonico di Vaccheria, e iniziamo l’unico brevissimo tratto in salita per via dei Cotonieri. Manetniamo la destra al primo bivio, oltrepassiamo il cancello posto poco più avanti e in breve avremo quasi completato il dislivello totale che, lo ricordo, è di appena 20 metri.
Il primo tratto, di circa un chilometro, lo si percorre immersi in un folto bosco di lecci, la vegetazione tipica dei monti tifatini. E’, qundi, ben ombreggiato e può essere percorso tranquillamente anche nelle calde giornate estive.
Finito il bosco appare il Vesuvio
Finito il bosco l’orizzonte innanzi a noi si apre sulla pianura Campana. Poco più avanti inizia a spuntare il Complesso Monumentale Belvedere, poi la Reggia e in fondo il Vesuvio e i monti Lattari fino a Punta Campanella e Capri. Davvero uno stupendo spettacolo!
Continuiamo sul nostro sentiero. Ora si costeggia, dall’alto, il Complesso del Belvedere. E’ cosi possibile apprezzarne la struttura e l’armonia nel suo insieme. I Reali Giardini terrazzati, l’Appartamento storico con i suoi cortili e la torre dell’orologio, l’antica Fabbrica della seta e la ciminiera. E poi il borgo di San Leucio con le case colorate e la pesante eredità storica, esempio concreto di socialismo reale voluto da Ferdinandi IV e interrotto dall’avvento della Repubblica Napoletana nel 1799.
Oltre il Belvedere e ritorno
Un’ampia curva a sinistra, poco più avanti, e il Belvedere è alle nostre spalle. Il Vesuvio e la Reggia, però, sono ancora li a farci compagnia negli ultimi settecento metri che ancora ci separano da via dei Giardini Reali, meta finale della nostra passeggiata. Ad indicarci l’arrivo troveremo un altro cancello e poi l’asfalto.
Godiamoci, intanto, questi ultimi passi in un paesaggio mutevole. Se lo sfondo della pianura è costante, cambia invece l’aspetto della collina che, accoltici con un bosco, ci avvolge ora con un paesaggio più brullo, fatto di superfici sassose e arbusti cespugliosi. E poi il ritorno, dove un punto di vista diverso ci offre la possibilità di scoprire nuovi particolari, nuovi affascinati scorci.