Cosa è Mondragone
Mondragone, situato sul litorale domitio in provincia di Caserta, è un comune di 28.731 abitanti noto per le sue spiagge adatte al turismo familiare e caratterizzate da prezzi accessibili. È rinomato per la produzione di mozzarella campana DOP e vino Falerno del Massico DOC. La località si estende tra i fiumi Garigliano e Volturno, con la catena del Massico a ovest e il Monte Petrino al centro, su cui sorge la Rocca Montis Dragonis. Dal lungomare si possono ammirare le isole di Ischia, Procida e parte delle isole ponziane.
Cenni storici
Mondragone ha origini antiche, risalenti agli Aurunci e ai Romani, che fondarono Sinuessa nel 296 a.C. Famosa per le terme e il vino Falerno, Sinuessa raggiunse il suo apice con l’inaugurazione della via Domiziana nel I secolo d.C., ma declinò dal II secolo, e un terremoto nel 375 spinse i sopravvissuti a costruire la Rocca Montis Dragonis sul Monte Petrino. Nel Medioevo, la città subì diverse invasioni, fu occupata dai Normanni nell’XI secolo e poi dagli Aragonesi nel XIV secolo, quando la Rocca perse importanza strategica. Il nome Mondragone deriva probabilmente da Drogone d’Altavilla, mentre una leggenda parla di un drago sul Monte Petrino. Durante la seconda guerra mondiale, Mondragone resistette all’occupazione tedesca, subendo gravi perdite tra il 21 e il 29 ottobre 1943, e fu insignita della medaglia d’oro al valor civile dal presidente Carlo Azeglio Ciampi.
Cosa fare e vedere a Mondragone
Mondragone, situata sulla costa settentrionale della Campania, è nota per le sue attività balneari e l’intrattenimento estivo. Non mancano, tuttavia, testimonianze storiche ed artistiche di grande interesse come il quartiere medievale di Sant’Angelo e la Rocca Montis Dragonis.
Le spiagge di Mondragone
Il litorale di Mondragone si estende per circa otto chilometri, dalla frazione Le Vagnole a nord fino alla frazione Pineta Riviera a sud. La spiaggia, ampia e sabbiosa, presenta un fondale marino basso che degrada lentamente. Il Lungomare Caracciolo, situato in pieno centro e percorso da un’ampia pista ciclabile, è ricco di bar ideali per snack e aperitivi, e offre sia tratti di spiaggia libera che lidi attrezzati. Parcheggi privati e pubblici lungo tutto il lungomare rendono agevole la sosta.
Ditellandia Acquapark
Il parco acquatico Ditellandia, situato a Pescopagano, frazione di Mondragone, è una destinazione ideale per le vacanze estive. Aperto dal 1991, offre diverse attrazioni attrazioni che includono lo scivolo toboga, tre Kamikaze, quattro piste quadriscivolo, cinque scivoli per bambini e dieci piscine, tra cui una olimpionica e una laguna. Spazi di svago con trampolini assicurano divertimento per tutta la famiglia.
Foof – Parco e museo del cane
Il Parco Museo Foof, primo museo in Italia dedicato interamente al cane, celebra la relazione tra cane e uomo. Situato su oltre 70.000 mq, racconta l’evoluzione del cane, la selezione delle razze e i loro ruoli storici attraverso reperti e ricostruzioni. Il museo, con sezioni tematiche come storia, cinema, scienza, arte e collari, sensibilizza contro il maltrattamento dei cani e valorizza il legame con l’uomo. Offre anche una vasta collezione di collari e fotografie di cani di personaggi famosi. Il parco dispone di laboratori didattici, area gioco, ristoro, anfiteatro, spazi per la mobility dog, e aree pic-nic coperte.
Quartiere di Sant’Angelo
Nel XIV secolo, gli abitanti della Rocca sul Monte Petrino si trasferirono a valle, creando il villaggio “Villa dei Marchi”. Nel tempo, questo villaggio divenne una delle borgate più importanti di Mondragone, noto oggi come Casale di Sant’Angelo, il luogo più antico della città. Non adeguatamente valorizzato, ospita tuttavia palazzi storici, come il Palazzo Ducale (non visitabile internamente), il museo civico archeologico Biagio Greco, la chiesa di San Michele extra moenia in stile romanico-gotico e l’oratorio medievale di San Mauro Abate.
Monastero di Sant’Anna a Monte
Il Monastero di Sant’Anna a Monte, situato sul Monte Crestagallo e conosciuto come “de Aquis Vivis”, fu costruito nel XIV secolo su un terreno donato da Sancha d’Aragona, regina consorte di Napoli. Nonostante la decadenza iniziata sul finire del XV secolo, l’abate Nicola da Salerno tentò una ristrutturazione nel XVIII secolo. Nel XIX secolo, la proprietà divenne privata fino agli anni ’80 del XX secolo, quando fu donata alla Diocesi di Sessa Aurunca. Il monastero necessita ancora di lavori di ristrutturazione e valorizzazione. Ogni 26 luglio, i parrocchiani di San Rufino celebrano Sant’Anna presso il monastero. Il monastero è raggiungibile anche in auto e si trova sul percorso del sentiero degli Dei Casertano.
Rocca Montis Dragonis
La Rocca Montis Dragonis, costruita tra l’VIII e il IX secolo dai reduci di Sinuessa, si erge sul Monte Petrino dominando la città di Mondragone. Le sue torri di forma quadrata e circolare testimoniano edificazioni di epoche diverse, dall’Alto al Basso Medioevo. Il castello attuale, abbastanza diroccato nonostante qualche lavoro di restauro, è un imponente edificio quadrato a due piani, situato sulla parte scoscesa del monte con fondamenta che seguono la conformazione della roccia. Abbandonata tra il XV e il XVI secolo, dal 2001 la rocca è oggetto di scavi archeologici finanziati dal Comune di Mondragone, che stanno riportando alla luce un villaggio medievale i cui resti sono esposti nel Museo Civico Archeologico. Durante la festa di San Michele Arcangelo, agli inizi di ottobre, il castello viene illuminato, creando un suggestivo spettacolo. La Rocca non è raggiungibile in auto ma è necessario percorrere un tratto in salita del sentiero degli Dei Casertano.
Chiesetta del Belvedere
La Chiesetta del Belvedere a Mondragone, risalente al XIII secolo, si trova ai piedi del Monte Massico e originariamente custodiva l’icona bizantina della Madonna Incaldana, protettrice della città. Saccheggiata nel XVI secolo, la chiesetta fu poi retta dai Padri Carmelitani fino al XVII secolo. Il quadro della Madonna, trasportato a Mondragone su un carro trainato da buoi per sottrarlo al rischio di attacchi, è ora nel Santuario di Maria Santissima Incaldana, e ogni lunedì in Albis viene rievocato il trasporto con una processione. La chiesetta, ricostruita recentemente, è semplice e a pianta rettangolare, con facciate bianche, un campanile, un altare marmoreo e un abside semicircolare con un affresco frammentato di Santi e angeli. Oggi custodisce una copia del quadro della Madonna Incaldana. La chiesetta, raggiungibile in auto, è il punto di partenza del sentiero degli Dei Casertano.
Museo civico archeologico Biagio Greco
Il Museo Civico Archeologico Biagio Greco, inaugurato nel 2000 e riconosciuto Museo d’Interesse Regionale nel 2007, ospita cinque sale con reperti rinvenuti nel territorio, organizzati cronologicamente dalla Preistoria al Medioevo. Il percorso museale parte dalla preistoria di 30.000 anni fa, attraversa il periodo romano della colonia di Sinuessa del 296 a.C., con corredi tombali, vasi, ex voto, lucerne, monete e la statua di Apollo musagete del 2° secolo d.C., e arriva al periodo medievale tra il 1100 e il 1500, con reperti che includono ceramiche, vetri, fibule, armi, dadi, gioielli, monete, affreschi, sepolture e parti di strumenti musicali.
Cosa bere e mangiare a Mondragone
La Mozzarella di Bufala Campana DOP
Mondragone è rinomata per la produzione artigianale della Mozzarella di Bufala Campana DOP, il così detto oro bianco campano. Se passi da queste parti non puoi fare a meno di gustarla. È riconoscibile per il suo colore bianco porcellana e la superficie liscia e compatta. Ha un profumo caratteristico che richiama il latte di bufala appena munto, e al taglio rilascia gocce di siero che indicano freschezza e alta qualità. La consistenza è resistente ma si trasforma in morbida al morso, mentre il sapore è deciso e delicato, offrendo un’esperienza di gusto unica che nulla ha a che fare con i dozzinali prodotti industriali.
Vino Falerno del Massico
Il vino Falerno del Massico, prodotto nella parte nord della provincia di Caserta, ha una storia che risale all’antica Roma, dove era considerato il più nobile dei vini. La leggenda narra che Bacco trasformò le pendici del Monte Massico in vigneti. Storicamente, il vino Falerno era apprezzato per la sua alta qualità e Plinio il Vecchio sosteneva che un buon Falerno, avvicinato a una fiamma, prendeva fuoco. Nel 1989, il Falerno del Massico ha ottenuto il riconoscimento DOC.
Oggi, il Falerno del Massico DOC è un vino di punta della Campania, disponibile sia in versione bianca (da uve Falangina) che rossa (da Aglianico e Piedirosso, con aggiunte di Primitivo e Barbera). I vigneti, situati nei comuni di Mondragone, Falciano del Massico, Carinola, Sessa Aurunca e Cellole, beneficiano di terreni vulcanici e della vicinanza al mare, che garantisce un clima ideale per la maturazione delle uve.
Escursioni nei dintorni di Mondragone
Mondragone è una meta ideale per arricchire una vacanza al mare con escursioni a località balneari e culturali. A meno di un’ora di macchina si trovano diverse destinazioni interessanti: Gaeta a 42 km a nord sulla riviera di Ulisse nel Lazio, Caserta a 48 km nell’entroterra campano con la famosa Reggia, e Pozzuoli a 41 km a sud, da cui si può partire per un’escursione all’isola di Procida, fattibile anche in giornata. Proseguendo oltre Pozzuoli, si raggiunge Napoli a 55 km. Infine, Pompei, con il suo parco archeologico e il santuario mariano, dista 83 km, percorribili in poco più di un’ora.